mum&gypsy

IL MIO TEMPO #12〜#18

IL MIO TEMPO #13

2019/04/01

IL MIO TEMPO #13
2019.3.2

霧の道を走る。30分ほど走ると霧が晴れてくる。そこはピストイアという町で、カミッラの故郷だ。あちこちで植物が育てられている。ここは植物で有名な町なのだという。初めて目にする植物ばかりだと感想を漏らすと、「私も初めて見る」とサラが笑う。車は山を登ってゆく。耳の中でぷちんと音がした頃に車が止まる。外に出ると、薪が燃える匂いがあたりに漂っている。フィレンツェとは異なり、ほとんどの建物に暖炉があるらしく、煙突から煙が上がっている。この小さな村に、カミッラのお父さんが暮らしていて、昼食会に皆を招いてくれたのだ。

お父さんは庭にあるグリルで肉を焼き始めているところだ。夏になればよく庭でバーベキューをするのだという。ソーセージも肉の塊もすべて豚肉で、それがフィレンツェ・スタイルらしかった。庭では猫が日向ぼっこしている。この家で飼われている猫もいれば、近所の猫もいる。そのうちの1匹はお腹が大きく、「この子は妊娠してるかもね」と藤田さんが言う。

最初にテーブルに運ばれてきたのは、サラミとパン、それにレバーペーストだ。レバーペーストはカミッラのお父さんの手作り。とても美味しくて、皆がぱくぱく食べている。それを目にして、「このあともたくさん料理が出てくるから、食べ過ぎないように」とカミッラが注意する。「イタリアで初めて『食べ過ぎないように』って言われたから、これは本気でたくさん用意してくれたんだろうね」と藤田さんが言う。ほどなくして次の料理が運ばれてくる。パッパ・ポモドーロだ。その名前は昨晩皆で出かけたレストランでも目にしていたけれど、誰も注文しなかった。これは伝統的な料理で、古くなったパンを刻んで、トマトとオニオン、それにバジリコを加えて煮込んだものだ。「昔は貧しい人たちが食べていた家庭料理だけど、今ではレストランで提供されるようになって、とても高価な食事になっている」とサラが教えてくれる。「やっぱり、家の料理を食べるって重要ですね」。綾さんが小さな声で言う。「レストランに行ってるだけだと、わからない」と。

部屋にはネオン管で飾られたジュークボックスがある。何か流してくれとお父さんに促されると、藤田さんはニール・ヤングの『ハーベスト』を選んだ。「モモを火葬しに行くとき、ずっとこのアルバムが流れてた」と藤田さんは言う。モモというのは藤田さんの家で飼われていた猫だ。音楽に聴き入りながらジュークボックスを眺めていると、裏からうさぎが顔をのぞかせる。この家ではうさぎも飼われていて、エルヴィスに似ているから「プレスリー」と名付けられたのだという。ジャコモはうさぎアレルギーらしく、ずっと庭で食事をしている。

『IL MIO TEMPO』には、うさぎのエピソードが登場する。作品世界の中にあるホテルの周辺には、野良犬だけでなく、野生のうさぎも生息している。昨日の稽古ではうさぎに関する台詞も加筆され、アンドレアはモノローグで「そう、うさぎというのは、もしかしたらネズミなんかよりも繁殖力が高くて、あっというまに何倍も、何万倍も繁殖してしまう」と語る。それに続けて、「第二次世界大戦以前には、このへんにうさぎの毛皮でマフラーをつくるおおきな工場があったらしい。しかし戦況がよくなくなったことをきっかけに工場は閉鎖、うさぎたちを野に放ってしまったらしいのだ」と語ることになった。それは、作品の核心に触れる台詞でもある。

アンドレアには、血の繋がっていない妹がいる。その妹は日本人で、あやという名前だ。あやは、10年ぶりに再会した兄に、「こないだ、妊娠してね。でも、堕したんだ」と告げる。

「このシーンを、今年は変えたいと思ってるんだよね」。稽古場で藤田さんはそう語っていた。「そこで『堕したんだ』って言われると、そこで終わってしまう感じがする。この作品全体を通して、その人にとってルーツは何かとか、そういう問題を扱っているように思うんだけど、そこでひとつでも死を扱ってしまうと、途絶えてしまう気がする。だから、あやは『こないだ、妊娠してね。でも』って言い澱むだけにしたい。それを言われたアンドレアは、妊娠は喜ばしいことであるはずなのに、嬉しく思っていない様子の妹に混乱するっていうシーンにしたい」

4年間かけて取り組んできた作品のピースがはまりつつある。野良犬のシーンも、野生のうさぎのシーンも、『てんとてん』で旅した土地で出会った風景から書き起こされたものだ。それらのシーンが、以前とは違う意味を帯びつつある。

「野良犬の話をここでしてるのは、今思うと、人間以外の動物は繁殖できてしまうってことを描きたいからだと思うんだよね。うさぎっていうのも繁殖能力が高い動物で、動物には生殖本能が備わっているはずなのに、人間は食べ物をこんなに選べてしまうように、繁殖しないってことも選べるし、操作できてしまうってことを比較したいんだと思う」

焼きあがった肉がテーブルに運ばれてくる。手で持ってかぶりつくのがフィレンツェ流だと言われて、かぶりつく。カミッラのお父さんは足を悪くして歩くのが大変だというのに、庭とリビングを何度も往復してくれて、絶妙な焼き加減に仕上げてくれた。お腹が一杯なっても、お父さんが焼いてくれた肉を食べていたくて、何切れも平らげる。

すっかり満腹になったところで、ジャコモが「うちの別荘でコーヒータイムにしよう」と切り出す。ジャコモの両親の別荘も近くにあるらしく、皆で遊びに行くことになる。別荘ではジャコモの両親が出迎えてくれた。ジャコモは毎年この別荘を訪れ、夏を過ごしてきたのだという。いつもの散歩道を案内してもらっていると、ジャコモは慣れた調子で小さな木の実を手に取り、一つ頬張る。別荘に戻ると、ジャコモの両親はエスプレッソを用意して待ってくれていた。テーブルにはグラッパも並んでいて、皆で乾杯する。突然訪ねてきた私たちを、笑顔でもてなしてくれる。ここでは家が外に開かれている感じがする。私たちは、実家に友達を連れて行くことをどこか照れくさく感じる。でも、ジャコモは「全然照れくさくなんかないよ」と笑って、「近くにデンジャラス・ブリッジがあるから行ってみよう」と皆を連れ出す。

ジャコモの言う「デンジャラス・ブリッジ」というのは、200メートルを超す長さの吊り橋だった。地上36メートルの高さにかけられた鉄製の吊り橋を、皆は渡ってゆく。誰かが両手を広げて手放しで歩いているのが見える。あっという間に向こう岸までたどり着く様子を、橋の手前から見つめる。自分が生まれ育った町で暮らしていた頃の僕は、そこにある風景を「あなたにも見せたい」と思うことは一度もなかった。そんな「あなた」はいなかった。故郷から遠く離れた今、あなたにどんな風景を見せたいと思うか、思いを巡らせている。

  • 2019年 撮影:橋本倫史
  • 2019年 撮影:橋本倫史
  • 2019年 撮影:橋本倫史
  • 2019年 撮影:橋本倫史

Sfrecciamo veloci sulla strada piena nebbia. Dopo circa 30 minuti la nebbia sparisce. Arriviamo a Pistoia, la città di Camilla. Ci sono vivai da tutte le parti. Camilla ci dice che questa città è famosa per i vivai. È la prima volta che vedo tutti questi vivai. Sara sorride “Anche io.” La macchina sale sulla montagna. La macchina si ferma ed esco fuori. Si sente odore di legna che brucia. A differenza di Firenze qui hanno tutti il camino in casa. Il fumo sale dal comignolo. Il padre di Camilla vive in questo piccolo paesino e ci ha invitato il pranzo.

Suo padre sta cominciando a cuocere la carne alla griglia. Dice che in estate fanno spesso il barbecue in giardino. La salsiccia e la carne è tutta di maiale, ho sentito di dire che questo è tipico di Firenze. I gatti si crogiolano al sole in giardino. Ci sono sia i gatti del padre di Camilla che quelli dei vicini. Un gatto ha la pancia grande, Takahiro dice: “Questa gatto sembra incinta.”

Sul tavolo ci sono salame, pane e paté di fegato come antipasto. Il paté di fegato è stato preparato dal padre di Camilla. È buonissimo, tutti lo mangiano senza fermarsi. Guardandoci Camilla dice “Ci sono ancora tante cose da mangiare. Non mangiate troppo.”
“È prima volta che ci dicono “non mangiate troppo” in Italia. Penso che abbiano preparato davvero molte altre cose” Dice Takahiro. La pietanza successiva è la pappa al pomodoro. Questo nome l’abbiamo visto nel menù del ristorante di ieri sera, ma nessuno di noi l’ha ordinato. Questo è un piatto tradizionale. Si prepara con il pane secco che si fa cuocere insieme con ai pomodori, l’aglio e il basilico. Sara dice: “Tanto tempo fa era un piatto povero che si mangiava a casa, ma ora è nei ristoranti è molto costoso”. “È molto interessante assaggiare piatti che si cucinano di solito a casa. Se si va solo al ristornate non si può apprezzare tutte le cose tipiche che ci sono” Dice Aya con a voce bassa.

In casa c’è un jukebox decorato con il tubo al neon. Il padre di Camilla ha chiesto se vogliamo sentire qualche canzone, Takahiro ha scelto “Harvest” di Neil Young. “Quando sono andato a cremare il cadavere di Momo, c’era sempre questa canzone.” Dice Takahiro. Momo era il gatto che stava a casa dei suoi genitori. Mentre ascolto la musica guardo il jukebox, e da dietro spunta la faccia di un coniglio. In questa casa hanno anche dei conigli, si chiama “Presley”, perché somiglia ad Elvis. Giacomo è allergico al pelo dei conigli.

C’è una scena con i conigli ne “IL MIO TEMPO”. Nella creazione dello spettacolo è stato deciso che intorno dell’albergo vivono non sono solo i cani randagi anche i conigli selvatici. Durante le prove ieri è stata aggiunta anche una battuta sui conigli. Andrea nel suo monologo racconta: “Sì, i conigli sono più prolifici dei cani, si riproducono più velocemente.” E continua a dire: “Prima della seconda guerra mondiale qui vicino c’era una grande fabbrica che produceva colli di pelliccia di coniglio, ma la fabbrica è stata chiusa durante la guerra e hanno abbandonati qui i conigli” Questa è una battuta nel momento centrale dello spettacolo.

Andrea ha una sorella con cui non c’è legame di sangue. Lei è giapponese si chiama Aya. Si rivedono dopo 10 anni ed Aya gli dice: “Ero incinta. Ma ho abortito.”

“Questo anno vorrei cambiare questa scena.” Ha detto Takahiro allo spazio prove. “Se lei dice che ha abortito, mi sembra che questo lavoro finisca in quel momento. Questo lavoro affronta le radici di ognuno. Ma mi sembra che tutto si fermi se si parla di morte, anche se lo fa solo uno dei personaggi. Quindi vorrei cambiare la scena così, Aya dice solo “Ho scoperto di essere incinta” Andrea è confuso. Perché il concepimento dovrebbe essere una cosa felice ma lei non sembra che lo sia.”

I pezzi di questo spettacolo su cui stanno lavorando da 4 anni piano piano si incastrano tra di loro. La scena dei cani randagi, e anche la scena di conigli selvatici sono nate da dei momenti veramente vissuti durante il tour di “Dots and lines, and the cube formed”. Ora queste scene cominciano ad assumere un significato diverso da quei momenti. ”

“Riflettendoci adesso, ho inserito i cani randagi in questo lavoro perché vorrei paragonare la modalità con cui si riproducono gli animali e gli esseri umani. Entrambi hanno l’istinto di riprodursi ma gli esseri umani possono scegliere di non farlo o comunque di controllarlo, semplicemente, allo stesso modo in cui scelgono cosa mangiare.”

La carne arriva in tavola. Dicono che si mangia con le mani, io addento un pezzo. Il padre di Camilla fa fatica a camminare. Ma ha camminato tante volte tra il giardino e il soggiorno, la cottura è perfetta. Anche se mi sento pieno, voglio mangiare ancora questa buonissima carne cucinata dal padre di Camilla. Finisco per mangiarne tantissima.

Quando siamo sazi, Giacomo dice: “Facciamo il caffè nella casa dove vengo in villeggiatura.” Qui vicino c’è la casa vacanze dei suoi genitori. Ci andiamo tutti insieme. I genitori di Giacomo ci hanno accolto in casa. Giacomo trascorre qui tutte le estati. Camminiamo nel sentiero che Giacomo fa sempre, lui ha preso un frutto in mano e l’ha morso. Quando siamo tornati alla casa, i suoi genitori ci aspettano con l’espresso pronto. C’è anche la grappa sulla tavola, facciamo un brindisi. Siamo venuti senza avvisare, ma ci hanno ricevuto cordialmente con il sorriso. Ho la sensazione che qui in Italia la casa sia aperta a tutti. Noi giapponesi ci vergogniamo di portare gli amici a casa dei genitori. Giacomo dice sorridendo: “Non ci vergogniamo.” E ci porta fuori. “Qui vicino c’è “Dangerous bridge” Andiamo.”             

“Dangerous bridge” è un ponte sospeso, è più di 200 metri. Camminiamo sul ponte di ferro, sospeso 36 metri dalla terra. Qualcuno cammina con le mani allargate senza toccare da nessun parte. È arrivato velocemente dall’altra parte, lo guardo prima di salire sul ponte. Nella città dove sono nato non avevo mai sentito dire  “Vorrei farti vedere” una cosa speciale. Non avevo il “Tu”. Ora che sono lontano, rifletto quale posto speciale vorrei farti vedere.

©2018 mum&gypsy